La natura è la protagonista assoluta del Botswana, repubblica indipendente dal 1966. Grande 2 volte l’Italia, il paese africano è situato nell’Africa australe e confina con Sudafrica (S/E), Namibia (N/W) e Zimbabwe (N/E).
Grazie alla presenza di numerose aree protette e selvagge (il 18% dell’intero territorio), il Botswana è uno dei luoghi ideali per i safari ed ammirare una grande quantità di animali selvaggi compresi i famosi big five: leoni, leopardi, elefanti, bufali e rinoceronti.
Da alcuni anni il governo ha scelto, per evitare il degrado ambientale ed un affollamento turistico pericoloso alle sue fragili risorse naturali, di sviluppare un turismo eco sostenibile di qualità, quasi élitario (discutibile per certi versi), con prezzi elevati in tutte le strutture campeggi compresi. Il Botswana è un immenso altopiano con savane sconfinate che si alternano a zone desertiche come il Kalahari che occupa i 2/3 dell’intero territorio. Le colline di Tsodilo Hills sono delle formazioni rocciose a nord ovest del paese. Sono considerate sacre dai San e conservano migliaia di pitture rupestri effettuate dagli antenati degli attuali boscimani.

Sorvolando il delta dell'Okavango

Le uniche foreste di mopane si trovano a nord nel distretto di Chobe dove crescono anche alberi di mongonga e di marula, i cui frutti commestibili sono molto apprezzati dai San. Sempre a nord, ma ad occidente scorre l’Okavango, un fiume unico al mondo che nasce dalle montagne dell’Angola sull’altopiano di Bié, attraversa la Namibia per poi perdersi dopo aver percorso più di 1.000 km, in innumerevoli rivoli nel deserto del Kalahari. Un altro grande fiume è il Limpopo, le cui acque serpeggiano a S/E lungo il confine con il Mozambico.
Due la città principali. Gaborone la capitale è a sud verso il Sudafrica, mentre Maun situata nel nord, è la base ideale per i safari nella riserva Moremi e nel cuore del delta dell’Okavango. La stabilità del governo e l’assenza di criminalità favoriscono la scelta del viaggio in questo paese.
Occorre però evidenziare qualche problema che viene opportunamente nascosto al turista come l’Aids, una vera e propria piaga sociale esteso a tutta l’Africa australe, e la discriminazione verso i boscimani da parte del governo. In questi ultimi anni lo stato del Botswana sta tentando di sfrattare le comunità San dalle loro terre ancestrali nel deserto del Kalahari per (si legge dalle note ufficiali), la conservazione faunistica dell’area e per favorire la loro integrazione nella società civile. In realtà ci sarebbero grossi interessi economici legati alla scoperta di ingenti giacimenti di diamanti. Nel 2004 i San hanno intentato una causa legale che sta andando avanti nelle aule dei tribunali. Per saperne di più:
www.survival.it  I boscimani sono stati tra i primi abitanti di queste zone e, ancora oggi, circa 3.000 individui vivono nel deserto del Kalahari.
Più della metà della popolazione del Botswana vanta origini Tswana, provenienti dal sud nel 18° secolo. Gli altri gruppi etnici come Herero, Mbukushu, San e Kgalagadi si trovano nelle regioni nord occidentali del paese. Una curiosità: anche il Botswana come l’Arizona negli Stati Uniti ha il suo "four state corner", il punto dove si uniscono ben 4 stati. A Kazungula nell’estremo nord si uniscono Botswana, Namibia, Zambia e Zimbabwe.