Arba Minch rappresenta la frontiera il limite ultimo della cosiddetta civiltà. Qui termina la strada asfaltata che dalla capitale Addis Abeba e in poco più di 470 chilometri, ci catapulta nell'oasi tranquilla del Bekele Molla Hotel.
Davanti ai nostri occhi lo spettacolo dei due laghi il Chamo e l'Abaya divisi da una lingua di terra che sa di storia: "era il 17 maggio 1896 e la spedizione di Vittorio Bottego pose il campo proprio su questo promontorio la cui vista era spettacolare. A sinistra le bionde acque dell'Abaya a destra quelle azzurre e limpide del Chamo separati da appena 3 chilometri di folta foresta".

Seguendo la pista ben battuta entriamo nella regione del Gamo - Gofa dove tra sconfinate distese collinari tappezzate di un verde intenso, serpeggia maestoso e solenne il fiume Omo con l'omonima vallata. Frutto della confluenza di due fiumi, il Gojeb con il Gile, l'Omo nasce dalle pendici dei monti Amhara nelle vicinanze di Addis Abeba. Prima di tuffarsi nel lago Turkana in Kenya, attraversa una zona densamente popolata da una ricca varietà di gruppi etnici spesso in conflitto tra loro, che hanno saputo mantenere quasi intatte le proprie tradizioni culturali. Ed è il fiume Omo, nel suo limite fisico, a rappresentare una vera e propria barriera naturale e temporale per queste etnie.
Ad oriente troviamo le genti omotiche, dediti alla caccia e alla pastorizia come gli Arboré, Benna, Tzamaiko, Konso e Hamer; ad occidente le genti nilotiche come i Karo, Mursi, Bume e Bodi di indole guerriera, più inclini alle razzie e scontri tribali.


donna Arboré

ragazzo Benna

donna Mursi


Dopo 10 anni (1994 Nairobi - Addis Abeba) ripercorriamo lo stesso tragitto ma in senso inverso dall'Etiopia al Kenya. Inevitabili i confronti con i ricordi del primo indimenticabile viaggio e la constatazione che oggi è un viaggio alla portata di tutti. Il turismo ha decisamente dato una mano costruendo strutture ricettive medio piccole lungo tutto il tragitto. Oggi è possibile campeggiare a Weito, Turmi, Omorate e Kangata, e si può dormire in alberghi a Konso e Jinka. Il campeggio del Mago park si è ingrandito con 10 aree attrezzate con servizi, luce e acqua corrente. Le grandi scorte di acqua necessarie per bere sono solo un ricordo. Nella ex remota valle dell'Omo si trova di tutto, dall'acqua minerale alla birra, dalla coca alla mirinda e, se immaginiamo che siano fresche, sarà una vera libido!
Lasciamo a voi lettori e ai viaggiatori intelligenti la scelta giusta per evitare grosse concentrazioni di turisti scartando nella maniera più assoluta luglio, agosto e il Natale; e soprattutto i modi più consoni al proprio stile di viaggio, cercando di salvaguardare per quanto sia possibile queste etnie, all'apparenza forti e decise ma invece deboli e per questo a rischio.