All’estremità nord occidentale del paese, il paesaggio modifica radicalmente il suo aspetto. Abbandonate le verdeggianti colline tipiche della fascia equatoriale, con laghi e fiumi gonfi d’acqua (il Nilo Bianco nasce da un affluente del lago Vittoria), qui s’innalzano montagne e la terra soffre per la cronica mancanza d’acqua. Ad un’altitudine media di 1.600 metri, questa regione prende il nome di Karamoja. Siamo ai confini con il Kenya e il Sudan meridionale. La quasi totalità della popolazione è di origine nilotica e vive essenzialmente dell’allevamento del bestiame e di agricoltura. Di origini bellicose, non esitano a combattere per difendere i propri animali e il territorio. Anzi, sovente compiono razzie sconfinando in Kenya e in Sudan a scapito dei popoli vicini, che a loro volta restituiscono il "favore". I giovani e gli adulti girano sempre armati in uno stato di perenne conflittualità.

 

Questa situazione unita alla cronica siccità, ha portato la Karamoja ad una condizione di isolamento dal resto del paese. Nei distretti di Moroto, capitale amministrativa, di Kotido e Nakapiripiriti, la gente dai villaggi si riversa nei centri urbani per trovare da mangiare (la malnutrizione è la principale causa di morte specie fra i neonati), un aiuto sanitario per combattere malattie gravi come Aids, malaria e Tbc, e per mandare a scuola i bambini. In Karamoja solo 12 abitanti su 100 sanno leggere e scrivere. Kampala con i grattacieli e i negozi lussuosi sembra lontana anni luce, o forse lo è, per la maggior parte di coloro che vivono in queste lande desolate. Non esiste una strada asfaltata. Solo piste polverose come quella dell’aeroporto di Moroto, l’unico esistente nella regione, che consente agli aerei di atterrare con una certa sicurezza.

paesaggio nei pressi di Kaabong

 

Ai confini con il Sudan meridionale, il Parco nazionale del Kidepo ha una buona varietà di animali fra i quali leopardi, elefanti, kudu e ghepardi. Potrebbe rappresentare una valida opportunità per favorire il turismo ed un minimo di occupazione ai locali, ma al momento per l’instabilità nella regione, è tutto fermo. Più piccolo, ma ugualmente interessante, il Parco della foresta di Timu. Si trova nei pressi di Kaabong, ai confini con il Kenya. Numerose le specie vegetali endemiche e gli uccelli come l’aquila, il falco pigmeo e il segretario. All’interno del parco, in sparuti villaggi vive una minuscola comunità di agricoltori, gli Ik o Teuso. I continui attacchi delle popolazioni confinanti (Dodos e Turkana), li ha spinti ai margini della scarpata a 2.000 metri di altitudine. Dai villaggi si gode uno dei panorami più belli dell’Africa a strapiombo sul Kenya.