Il Sahara è il più vasto deserto del pianeta.
Il suo nome deriva dall’arabo sah’rà, e significa "spazio vuoto".
Traversato dal Tropico del Cancro, si estende per oltre 8.000.000 di kmq dall’Oceano Atlantico al mar Rosso per una larghezza di circa 4.000 km, con l’unica interruzione della valle del Nilo, e per una lunghezza variabile da 1.500 a 2.000 km dal Mediterraneo fino all’Africa centrale.
E’ grande abbastanza per contenere gli Stati Uniti d’America o, se preferiamo, 5 volte la superficie dei paesi della Comunità Europea!
Questo enorme territorio compreso tra 16° di longitudine ovest e 35° di longitudine est, è diviso in 11 paesi: Algeria, Tunisia, Libia, Egitto, Marocco, Mauritania, Sahara occidentale, Mali, Niger, Ciad e Sudan.
I confini tuttavia, non sono chiaramente definiti e si sono modificati nel corso dei millenni a causa dei mutamenti climatici.

Da un punto di vista morfologico il Sahara è formato da una piattaforma tabulare dell’era paleozoica (oltre 500.milioni di anni fa) con un’altitudine media tra i 400 e gli 800 metri slm, alla cui base si trovano rocce primarie in strati orizzontali, coperti in buona parte da terreni più recenti e interrotte da rocce eruttive. In questo immenso tavolato s’innalzano diversi massicci sedimentari e vulcanici quali: il Gebel el-Ouenét (Libia 1.934 mt),
il Tibesti (Ciad 3.415 mt), l’Air (Niger 2.024 mt), l’Hoggar (Algeria 3.020 mt), l’Adrar des Ifoghas (Mali 970 mt) e l’Adrar della  mauritania dalle tipiche forme morbide arrotondate.

Il territorio occupato attualmente dal Sahara non è sempre stato un deserto, ma ha subito nel corso del tempo, sensibili alternanze climatiche. Fu anche il "giardino perduto" narrato nel V secolo a.C. da Erodoto. Ci fu un tempo in cui era ricoperto dai ghiacciai, poi fu invaso parzialmente dal mare. Nel Mesozoico al tempo dei dinosauri, tra 200 e 65 milioni di anni fa, il Sahara era solcato da grandi fiumi con laghi e fitte foreste. Il Taffassasset è un fiume fossile che portava le acque dell'Hoggar, del Tassili e dell'Air fino alle sponde del lago Ciad. Largo fino a 60 km, oggi è un fiume di sabbia e i fuoristrada scivolano via veloci tra Algeria e Niger.  Successivamente, con l’innalzarsi delle montagne, si creò una barriera naturale che impedì la circolazione dell’aria umida proveniente dal mare. Il clima mutò, si fece più caldo e secco e l’ambiente progressivamente s’inaridì. Da 9.000 fino a 7.000 anni fa, c’è stata l’ultima fase umida e, gradualmente dal 5.500 a.C. fino ai giorni nostri, il Sahara si è trasformato da prateria a deserto.

Preistoria e arte rupestre

I mutamenti etnici ed ambientali che hanno coinvolto il Sahara sono rappresentati da una vasta serie di strumenti litici appartenenti a diversi periodi geologici: Paleolitico, Neolitico, Pleistocene Olocene ecc, anche se i più numerosi appartengono all’ateriano. Numerose le pitture e le incisioni rupestri che offrono una preziosa testimonianza sulla fauna e i popoli che abitarono questo deserto. Tra i soggetti più rappresentati si notano animali tipici della fauna subtropicale come la giraffa, il rinoceronte, il leone ecc.. Le migliori iscrizioni si trovano nel Tassili (Algeria), nell’Akakus (Libia), e nel Tibesti (Ciad).

Popolazione
Da un punto di vista etnico, il Sahara è la zona di separazione fra l’area mediterranea a maggioranza bianca e quella centrale di prevalenza negroide anche se, a causa delle continue spinte migratorie, si sono spesso fuse fra loro. I più conosciuti sono i Tuareg presenti in prevalenza in Algeria, Mali, Niger e Libia. I Tebu, pastori nomadi sono stanziali nel Sahara centrale, dall’oasi di Cufra al Tibesti. I Mauri, originari della Mauritania, vivono in questo paese e nel nord del Mali. Nelle oasi settentrionali dell’Algeria e del Marocco dove c’è la più alta percentuale di densità abitativa, troviamo i Berberi e gruppi di neri sudanesi, mentre in Sudan ed Egitto vivono gli Arabo-Berberi sedentari.